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La pensione Burlamacca, un piccolo e intimo rifugio fuori dal turismo all'ultimo grido, un angolo di mondo in cui nascondersi e dove si è sicuri di non essere trovati. Lassù, in cima alla toretta, se ne sta Giorgio Innocenti, celebre e affascinante professore universitario dal passato burrascoso. Ma non è solo: Nichi non lo abbandona mai e lentamente lo corrode, come una libecciata improvvisa e insolente, familiare e dolorosa presenza che i medici chiamano fibromialgia. Un mese lontano da Giulia e dal piccolo Gianni, un mese di dubbi e rimorsi. Il coraggio di tornare, di cambiare è un grido lontano, una sfilata di maschere grottesche in una città che il Carnevale ce l'ha dentro. Perché la vita non ha un perché, lo sanno i ragazzi del Centro Diurno di Salute Mentale, innati pagliacci sacri, gli unici in grado di rivelarti la fibra del vivere, di cucire dolore e risate nelle giuste proporzioni. Una storia commovente e ironica al tempo stesso, capace di dare una risposta alla conclamata perdita di valori dei nostri anni. Perché anche quando la malattia, il nonsenso e un treno di morte sembrano aver chiuso ogni strada, un naso rosso di gomma e il coraggio di amare possono far tornare il sole.